Si è tenuto presso la nostra sede del Regal Garden in data  19 DICEMBRE 2023 il caminetto che ha visto come relatore il nostro socio Raffaele Cozza che ci ha parlato del solstizio d’inverno.

Il 22 dicembre inizia ufficialmente la stagione invernale. E questa data ha a che fare con il moto apparente del Sole in cielo.

Quest’anno l’inverno inizia alle 4:27 del 22 dicembre, con quello che viene chiamato solstizio d’inverno. Il solstizio d’inverno cade nel giorno con il minor numero di ore di luce di tutto l’anno e da lì in poi le giornate ricominciano ad allungarsi fino ad arrivare al momento opposto, ossia il solstizio d’estate a fine giugno. Per questa ragione centinaia di culture e religioni del passato hanno visto il solstizio invernale come un momento di rinascita da cui si innescano quei processi che riporteranno alla primavera e al rifiorire della vita dopo il gelo invernale. Non è un caso, per esempio, che il Natale si festeggi proprio in una data così vicina al solstizio o che nel solstizio d’inverno avvenissero gli antichi festeggiamenti in monumenti come Stonehenge. Superato il solstizio estivo, le giornate ricominceranno ad accorciarsi in quella perpetua danza che sono le stagioni della Terra. Perché in effetti le stagioni, e con esse i solstizi, hanno molto più a che fare con il moto della Terra che con il Sole.

I moti della Terra

Come impariamo fin dai tempi della scuola, la Terra compie due moti principali: la rotazione e la rivoluzione. La rotazione avviene attorno a un asse che è inclinato di 23 gradi e mezzo rispetto alla verticale. La rivoluzione avviene su un’orbita che di certo non è un cerchio perfetto come ritenevano gli antichi, ma un’ellisse appena schiacciata.

Ciò ci permette di identificare due piani: il piano su cui orbita la Terra, detto piano dell’eclittica e il prolungamento nel cielo dell’equatore terrestre, il piano dell’equatore celeste. Guardandoli in cielo, da terra, questi due piani appaiono come delle linee, l’eclittica che è la linea su cui in apparenza si muove il Sole, e appunto l’equatore celeste. Nel corso dell’anno il Sole appare pertanto muoversi nel cielo a causa dei moti della Terra, sempre lungo l’eclittica ma con un’altezza variabile dall’equatore celeste a seconda della stagione. Se non ci fosse alcuna inclinazione dell’asse terrestre, l’eclittica e l’equatore celeste coinciderebbero e il Sole sarebbe sempre alla stessa altezza sull’orizzonte.

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